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CAMBOGIA 28/2/2006
IMMUNITÀ PER CAPO OPPOSIZIONE
Il parlamento cambogiano ha restituito l’immunità parlamentare al capo dell’opposizione Sam Rainsy, rientrato meno di tre settimane fa dall’auto-esilio in Francia, quale segnale di riconciliazione nazionale nel paese governato da un ventennio dal primo ministro Hun Sen. “Questo gesto dimostra che lo spirito di unità nazionale ha prevalso e sono sicuro che continuerà a prevalere per il bene della nazione” ha detto il politico, condannato in contumacia nel dicembre scorso a 18 mesi di reclusione per diffamazione contro il premier, poi graziato dal sovrano della Cambogia e rimpatriato il 10 febbraio dalla Francia, dove si era rifugiato un anno prima temendo persecuzioni politiche e giudiziarie. I parlamentari hanno ridato l’immunità anche a altri due esponenti dell’opposizione: Cheam Channy, condannato a sette anni da una corte militare nel febbraio 2005 per aver cercato di formare un movimento armato illegale atto a rovesciare il governo, poi graziato dal re e rimesso in libertà; e Chea Poch, fuggito negli Usa per evitare l’arresto. Questi casi avevano suscitato critiche contro il governo di Phnom Penh da parte di paesi donatori stranieri e attivisti per i diritti umani, ma, al rientro di Sam Rainsy, il primo ministro Hun Sen ha promesso che i due lavoreranno insieme per il paese, teatro in passato della guerra civile e del genocidio attuato dai khmer rossi (1975-1979), responsabili insieme al dittatore Pol pot dello sterminio di circa un milione e 700.000 cittadini. Alcuni movimenti per i diritti umani hanno tuttavia rilevato che la riconciliazione avviene poco prima della conferenza annuale dei donatori del 2 e 3 marzo prossimi, che dovrebbe garantire alla Cambogia circa 600 milioni di dollari di aiuti.
[LM]
Fonte Misna
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