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1968-1970
Tra il 1969 e il 1970 i morti e le stragi furono numerosi anche tra la popolazione civile. Intanto la politica reazionaria del governo di Van Thieu stimolava la diffusione del movimento di indipendenza anche tra le popolazioni contadine del Sud, rifornite clandestinamente di armi dai governi sovietico e cinese e sostenute nel loro spirito di rivolta dal movimento dei Vietcong.
In occasione del capodanno il FNL, appoggiato dell’esercito regolare nordvietnamita, lanciò un’offensiva che lo portò ad occupare le campagne, per poi incunearsi nelle città e nella stessa capitale Saigon.
Un imponente movimento pacifista, sviluppatosi tra i giovani degli Stati Uniti e diffusosi anche in Europa, chiede a gran voce il ritiro delle forze americane dal Vietnam. Il presidente Richard Nixon respinse le proposte dei comandi militari per un ulteriore aumento del contingente USA (già pari a 1/3 di tutte le forze americane) e annunciò l’inizio del disinpegno americano. Nel 1969 venivano avviate le trattative di pace a Parigi.
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